Pechino ha accusato Londra di “abuso di potere” e di “interferenza” nella cooperazione tra un’azienda cinese e una britannica, costringendo i cinesi a vendere le loro azioni del più grande produttore di semiconduttori del Regno Unito.

Il Regno Unito ha esteso eccessivamente il concetto di sicurezza nazionale e ha abusato del potere statale per interferire direttamente con la normale cooperazione di investimento di una società cinese nel Regno Unito”. Parole dure quelle della portavoce del Ministero degli Esteri cinese Mao Ning, che ha commentato la decisione del governo britannico di imporre a una società di proprietà di un gruppo cinese di vendere le proprie azioni del principale produttore di semiconduttori del Paese di Sua Maestà per timori di spionaggio.

“Questo viola i diritti e gli interessi legali dell’azienda in questione e i principi dell’economia di mercato e delle regole del commercio internazionale, che da tempo sostengono di sostenere”, ha continuato Ning, citato da Bloomberg.

Giovedì il governo britannico ha imposto all’azienda olandese Nexperia – di proprietà del gigante cinese degli smartphone Wingtech – di vendere le sue azioni di Newport Wafer Fab, il più grande produttore di chip del Regno Unito, situato in Galles, per “proteggere da possibili rischi per la sicurezza nazionale”, ha dichiarato un portavoce del governo britannico.

I cinesi hanno già annunciato che ricorreranno in appello contro la decisione del governo britannico di costringere la filiale olandese di Wingtech a vendere l’86% di Newport Wafer Fab acquistato nel luglio 2021, che all’epoca costava circa 72 milioni di euro.

Le autorità britanniche hanno avvertito che esiste un rischio per la sicurezza nazionale a causa del legame diretto dell’azienda con la produzione di semiconduttori composti, che potrebbero essere utilizzati nei veicoli elettrici, nel 5G e nel riconoscimento facciale. “Secondo l’ordine del governo, la decisione è stata motivata dal fatto che queste attività potrebbero compromettere le capacità del Regno Unito.

Già nel 2020 Londra aveva vietato al gigante cinese delle telecomunicazioni Huawei di distribuire apparecchiature a banda larga 5G nel Regno Unito, in seguito alle preoccupazioni sollevate dagli Stati Uniti su possibili rischi di spionaggio cinese.